Irossa - intervista

Ciao ragazzi, dove vi siete incontrati la prima volta? 

La nascita del progetto irossa è un po’ confusa, e forse nemmeno molto lineare, già solo per quanto riguarda i membri stessi: l’idea di formare un gruppo è nata quando Maghi, Jacopo, Simo e Guglia, tutti e quattro chitarristi, si sono conosciuti ad un corso di chitarra acustica country/bluegrass tra 2021 e 2022. Decidendo di tirare su un progetto più serio, abbiamo deciso di partecipare al concorso “Pagella Non Solo Rock”, grazie all’aggiunta di Vale alla batteria e al passaggio di Simo al basso. Abbiamo così iniziato, verso marzo 2022, a scrivere i nostri primi inediti e poi, a partire da novembre dello stesso anno, abbiamo iniziato a suonare un po’ dappertutto, da Torino, alla provincia, fino ad arrivare, la scorsa estate, a fare tre date fuori Italia (Mainz, Nizza e Aix-en-Provence). A partire da settembre 2023 (anche se, in modo non ufficiale, già qualche mese prima) si è aggiunta al gruppo Cate con il suo sax, ed eccoci quindi alla formazione attuale. 

Avete mai pensato di far uscire qualcosa di fisico che sia cd o altro? Se sì, quanto è difficile trovare qualcuno disposto ad investire nel progetto a Torino e provincia? 

Ci abbiamo mai pensato? Assolutamente sì. Lo faremo davvero? Non sappiamo ancora. Il fatto è che, seppure il gusto per i dischi da comprare stia tornando un po’, specialmente per band emergenti è difficile vendere un disco, sia esso un CD o un vinile; ed è difficile trovare persone che siano disposte a spendere dei soldi per acquistare un qualcosa che possono ascoltare gratuitamente su Spotify o altri servizi di streaming. Detto questo, ci piacerebbe molto stampare dei vinili, perché sono oggetti bellissimi, ma per rientrare nei costi dovremmo venderli a 40 euro l’uno… Se volete fare una libera donazione (a partire da 50 euro) al fondo irossa vi lasciamo l’IBAN in fondo alla pagina. 

L’altro giorno ho trovato un sito che crea la line-up di un ipotetico festival seguendo le statistiche personali di Spotify. In base ai vostri ascolti chi ci sarebbe nel vostro festival? 

Se mai accadesse sarebbe un sogno!! Il gruppo di punta, e che tutti noi vogliamo vedere dal vivo, sarebbero senza dubbio i Fontaines DC. Difficilmente ci sarebbero gruppi o artisti italiani, dobbiamo ammetterlo; ci potrebbero essere band come Los Bitchos, The Comet Is Coming, The Murder Capital, Ezra Collective; come singoli artisti anche un po’ della nuova jazz scene inglese, per esempio Tom Misch, Yussef Dayes, ecc. Shame e Egyptian Blue per gasarsi. Anche se il vero sogno sarebbe avere gli Idles a Torino, diciamocelo. Insomma un festival della madonna!! 

Oggi ascoltiamo tutti spoty, ma i negozi di dischi restano dei luoghi d’incontro magici, voi a Torino ne consigliereste qualcuno? 

È innegabile che i negozi di dischi abbiamo ancora un certo fascino, e anzi ci sembra che il gusto per la “musica fisica”, seppur in maniera diversa e ridotta rispetto al passato, stia riiniziando a crescere. Sicuramente, per quanto riguarda Torino, uno dei nostri preferiti è “Les Yper Sound”, in via Rossini. Perfetto per una chiacchiera e per la ricerca di un ottimo album o dell’amore della tua vita.





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