Siamo stati al Paura padana e ci siamo divertiti un sacco!

 Nella desolazione delle campagne mantovane, al buio, anime total black si riuniscono sotto i suoni distorti della serata omonima del collettivo “Paura Padana”! E noi, ovviamente, ci siamo stati!

Una serata di musica alternativa, unita da uno scopo comune, il condividere l’arte e le varie maniere di ricrearla.

La serata ha avuto una moltitudine di suoni, partendo con le canzoni irlandesi a cappella  di “Meboys”, che attraverso la sua espressione era in grado di far rivivere le esperienze di quei marinai a largo, passando per il punk rock energico dei “Maciste”, che ci hanno fatto saltare e divertire con la stessa energia  che ritroviamo in “La caccia” rilasciato a Gennaio 2024!

Arriviamo allo stacco di ambient mista techno di “TYL” che ha deciso di portarci in una dimensione quasi onirica che avevamo potuto sentire nel suo ep “Pandemonio”datato anch’esso Gennaio 2024!

Ma si sa che la dimensione del sogno è varia, così, gli “Essaira” attraverso un rituale di suoni noise, echi, distorsioni e batterie digitali decidono di riflettere la distopicità del mondo che viviamo portando la stessa energia rievocabile dal singolo Phormix Premier: Essaira-Xirxe [RWCLTR26] rilasciato lo scorso 8 giugno su soundcloud!

Carichi di un bagaglio emotivo non indifferente arriviamo dunque a quel momento in cui ti svegli dal sogno e fai i conti con quello che hai visto. A svegliarci è stato niente meno che il metalcore dei “Rescüe Cat”, fatto di chitarre distorte, scream, break down , motorini che si immettono nel pogo, uno schiaffo dato con un mattone insomma, nulla di inaspettato dopo “Trust no one” in collaborazione con Jorelia nel disco dì rappresentanza della musica hardcore italiana!

Arriviamo così alla fine di questo viaggio nelle varie sfumature del rock concludendo con gli arpeggi e le urla dello screamo dei “Put Pùrana” e le loro sonorità violentemente melodiche hanno accompagnato le liriche non solo italiano estratte dallo split Ep “Put Pùrana \ Trombolon “ degli omonimi gruppi.

La serata arriva a concludersi con il progetto elettronico sperimentale di Libro rosso e le sonorità di Tonino la distruzione.

Così che quelle lande desolate mantovane potessero riprendere vita facendo ballare  le persone come ad un sabbath sotto le stelle.


Reportage a cura di Riccardo Colapinto

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