Print the punk - cos'è il ciclostile?

Negli anni '60, con l'ascesa del movimento punk, il ciclostile divenne uno strumento fondamentale per la stampa di manifesti, volantini e zines. Marchi come Risograph e Gestetner hanno dominato il mercato, fornendo a band ed etichette la capacità di stampare in modo accessibile ed efficace.

I Dead Kennedys hanno così prodotto volantini, mentre riviste come "Maximum Rocknroll" hanno usato il ciclostile per pubblicare recensioni di album e interviste ad artisti indipendenti.

Questa accessibilità economica della stampa ha rivoluzionato il modo in cui le idee potevano essere condivise. A differenza delle costose macchine da stampa tradizionali, il ciclostile era relativamente economico da acquistare e utilizzare, permettendo a gruppi marginalizzati di pubblicare le proprie opere senza dover dipendere da editori o distributori. Questo ha permesso un dialogo più immediato e autentico con la comunità, creando una connessione più profonda tra band e creativi e il pubblico.


L'effetto più significativo del ciclostile è stato sulla libertà espressiva. Con la possibilità di stampare in modo rapido e economico, gli artisti potevano sperimentare liberamente con grafiche, testi e idee, creando opere originali e provocatorie che sfidavano le norme dominanti della società.

Grazie al ciclostile, il movimento diy è stato in grado di diffondersi in tutto il mondo. Dalle scene locali alle reti internazionali, i volantini e le pubblicazioni ciclostilate sono diventati un veicolo per la condivisione di idee, informazioni e proteste, contribuendo a creare un senso di solidarietà e identità tra i partecipanti al movimento.

Nuove tecnologie come la stampa xerox e risograph rimpiazzarono velocemente il ciclostile, ad oggi conservato solo da appassionati come Erwin Blok, collezionista e maestro della cultura del ciclostile. Consigliamo di guardare i suoi lavori e di partecipare ai suoi workshop dovesse capitare!




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